BRANDON ASHLEY AND THE SILVER BUGS, Emil Bandera
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Intervista a cura di Luca Driol
Abbiamo raggiunto Emil Bandera, recentemente uscito dai Death SS ed entrato a
far parte della line-up dei Brandon Ashley And The SilverBugs. Ecco che cosa ci
ha raccontato il disponibilissimo chitarrista toscano.
Ciao Emil, innanzitutto qualche notizia sulla tua recente
dipartita dai Death SS dopo ben 11 anni di militanza: quali sono i motivi per
cui hai lasciato il gruppo?
Il
motivo principale è che non avevo più energie da investire nella band di Steve e
soci, l’entusiasmo dei primi tempi è andato pian piano scemando fino ad
esaurirsi completamente più di un anno fa quando sono partito per gli Stati
Uniti. Ho fatto qualche data prima dell’estate per dare una mano ai ragazzi, ma
di fatto non facevo già più parte della band da prima della mia partenza, la
notizia ufficiale è arrivata solo qualche settimana fa, comunque nessun
conflitto con loro, siamo rimasti tutti in ottimi rapporti e sono contento per
questo.
Ho saputo che con Brandon Ashley And The SilverBugs partirai a
breve per un tour in Russia, Bielorussia e Ucraina: come mai toccherete proprio
questi paesi?
Successivamente farete anche date in altri stati europei?
Sì,
partiamo il 28 e ci aspetterà un vero e proprio tour de force, 11 date
consecutive, nessun day-off! Non so perchè cominceremo proprio dalla Russia, la
nostra agenzia “Blasted Management” ha ottimi contatti lassù ed il genere che
proponiamo a quanto pare è molto apprezzato da quella parti. Successivamente
toccheremo altri stati, quali ancora non saprei dirti, a me basta soltanto
sapere che partiamo, il posto non ha importanza purché ci sia da suonare.
Tornando ai Death SS, che hanno sicuramente rappresentato
un’importante esperienza per la tua carriera musicale, non ti è mai costata una
certa fatica truccarti da morte durante i loro concerti?
I Death
SS non sono stati solo importanti ma fondamentali per il mio percorso musicale,
se non fosse per Steve e gli altri del gruppo, oggi non sarei Emil Bandera e
forse non mi conoscerebbe nessuno! Il trucco era una delle fasi più divertenti
della giornata, un lungo lavoro ma soddisfacente: attaccarsi tutte quelle
protesi di lattice, dipingerle, usare gli stessi materiali e tecniche di chi
crea gli “Special Effects” cinematografici era a dir poco eccitante…
Nel 1999 apprezzai molto l’album d’esordio degli Smelly Boggs,
per quanto mi riguarda una delle migliori band glam mai partorite in Italia.
Ebbi anche la fortuna di vedervi suonare dal vivo al Transilvania di Bologna:
cosa è successo dopo quel disco?
Sei ancora in contatto con Mark, Ray e Daisy?
Dopo
quel disco non è successo più niente, sono in contatto soltanto con Daisy,
ovvero Dave Simeone o meglio l’ attuale batterista dei Death SS ed ex drummer
degli Eldritch.
Oltre ai SilverBugs, attualmente stai suonando in altre band?
Solo un
progetto a Los Angeles con musicisti che ho conosciuto nell’ultimo periodo,
stiamo scrivendo pezzi, lavoriamo a distanza, ma per adesso niente di ufficiale
in giro.
Per concludere, ti va di elencarmi cinque dischi che ti hanno
cambiato la vita?
Pink
Floyd – The Dark Side Of The Moon
Black Sabbath – Paranoid
Motley Crue - Theatre Of Pain
Boston – Boston
Ozzy
Osbourne – The Ultimate Sin
Grazie per la chiacchierata e in bocca al lupo per il tour
sovietico da tutto lo staff di Roxx Zone!
Grazie
a Voi…Saluti!!
Un ringraziamento speciale a Christian della Blasted che ci ha
permesso questa chiacchierata con Emil.